Può succedere di dover pagare più finanziamenti nello stesso momento. Questa situazione può essere molto stressante e non sempre conveniente.
In qualche situazione può convenire richiedere un prestito di consolidamento debiti.
Se ad esempio stai pagando le rate di prestito insieme a quello della macchina o dei mobili che hai dovuto comprare e perchè no, magari anche quello in seguito alla richiesta della cessione del quinto per una spesa improvvisa, oggi è possibile unire tutti i debiti in un’unica rata grazie al cosiddetto prestito consolidamento prestiti.
Ma di cosa parliamo esattamente quando parliamo del consolidamento prestiti?
Ci sono due tipologie di consolidamento prestiti ed entrambe si riferiscono alla possibilità di unire le rate di più finanziamenti in una sola rata. Oggi parliamo del mutuo di consolidamento debiti.
Il mutuo di consolidamento debiti è in spesso la soluzione migliore abbassare la rata mensile. Questa tipologia di finanziamento è riservata a chi ha un immobile di proprietà su cui è già presente un mutuo ipotecario di primo grado concesso da una banca.
In questo caso, chiedendo un nuovo prestito ad una nuova banca, si andrà a sostituire il debito residuo del mutuo in corso e si chiederà una liquidità aggiuntiva che permetterà di estinguere gli altri finanziamenti.
In questo modo si pagherà una rata unica ad un tasso più agevolato rispetto ai prestiti precedenti.
Se sei interessato ad approfondire questa opzione, contattaci.
Il mutuo consolidamento debiti permette di trasferire il vecchio debito da una banca ad un’altra in modo gratuito, è soggetto a dei costi, che sono a carico del mutuatario. Trattandosi di un nuovo contratto con una banca dovremo affidarci ad un notaio che provvederà a preparare e rendere valido il contratto con l’istituto di credito.
Dovranno essere sostenute anche altre spese, tra cui i costi della banca che concederà il mutuo. tra questi cosi i più rilevanti sono l’istruttoria e la perizia immobiliare, e ovviamente, le tasse dovute allo Stato, come l’imposta sostitutiva, nella misura dello 0,25% nel caso di abitazione principale o del 2% dell’importo del mutuo nell’ipotesi di immobile destinato a seconda casa.